Per chi non avesse mai sentito parlare di "terapie riparativa dell'omosessualità", ma soprattutto per chi già la conosce, inviterei a leggere quanto scritto.
Questa pratica, come ben risaputo, viola il codice deontologico degli psicologi italiani.
L'omosessualità è considerata dalla comunità scientifica una variante naturale dell'orientamento sessuale. Non è una malattia, come già stabilito dall'APA (American Psychiatric Association) nel 1973, per cui non ha ragione di essere curata. Pensare di poterla curare è come ostinarsi a voler guarire una persona perfettamente sana.
Purtroppo si cade in errore quando ci si affida alle ipotesi di persone che, pur avendo una laurea, sono influenzate da una fortissima morale religiosa che tende a prevalere sui presupposti scientifici e l'utilizzo di strumenti conformi alla pratica professionale psicologica. Avere una laurea non sempre è sinonimo di competenza.
Mi sto riferendo ovviamente a personaggi quali Joseph Nicolosi, noto psicologo che da anni promuove le terapie riparative. Lui spiega che l'omosessualità è dovuta ad una carenza della propria identità sessuale, causata da un'alienazione nei confronti di individui dello stesso sesso del soggetto.
"Nicolosi, d'altra parte, sostiene di non considerare necessariamente l'omosessualità in sé come una malattia, ma di offrire semplicemente una terapia volta a sanare la condizione di egodistonia di quegli omosessuali che non desiderano accettare lo "stile di vita gay" propinato, a suo dire, dalle associazioni gay attraverso le terapie affermative - posizione comune a molti specialisti che nel corso del Novecento hanno proposto terapie simili - ma allo stesso tempo afferma anche di non aver mai incontrato omosessuali egosintonici, a sua impressione, realmente contenti della propria omosessualità."
Che lui non li abbia mai incontrati mi pare ovvio, chi vive serenamente il suo orientamento omosessuale sicuramente non andrebbe mai da un soggetto simile per un consulto. In secondo luogo, un omosessuale egodistonico è una persona che pur essendo omosessuale non si accetta nella propria condizione. Facile quindi fare un lavaggio del cervello a chi già di per sé non accetta la propria omosessualità, per cui pagherebbe oro pur di uniformarsi all'orientamento eterosessuale, orientamento tanto decantato dalla società come unico "naturale e sano".
Per tale motivo io, come del resto tutta la comunità scientifica, rigettiamo queste terapie perché rivolte esclusivamente a persone fragili che non riescono a convivere con la propria omosessualità.
La malattia non è l'omosessualità, ma la società e la religione che giudica negativamente quest'orientamento sessuale, rendendo difficile la vita a chi non è eterosessuale.
La comunità scientifica boccia tali terapie anche in seguito a numerosi studi che, oltre ad aver scartato l'ipotesi di omosessualità come malattia, hanno sempre rigettato l'idea che il proprio orientamento sessuale possa cambiare.
Queste terapie approfittano di genitori disperati, persone fragili e spaventate dalla loro condizione di omosessualità, e che si affidano a questi pseudo-psicologi che non fanno altro che sfruttare la loro autorità in campo psicologico per imporre i propri valori morali. Questo sottolinea un uso eticamente scorretto della propria professione.
In Italia infatti il codice deontologico degli psicologi vieta ogni tipo di terapia volta a cambiare un orientamento sessuale.
Lo stesso articolo 4 dice:
“Nell’esercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all'autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnìa, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Lo psicologo utilizza metodi e tecniche salvaguardando tali principi, e rifiuta la sua collaborazione ad iniziative lesive degli stessi.”
Altrettanto l'articolo 5 afferma:
“Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera. Riconosce i limiti della propria competenza ed usa, pertanto, solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate”.
Come ci si può immaginare, i risultati di queste terapie non sono per niente affidabili. La maggior parte dei dati che queste terapie portano alla luce è solo di uomini, a loro detta, guariti completamente. Ovviamente sempre tacendo sugli altrettanti risultati negativi di chi è tornato ad avere relazioni omosessuali. Si tace sulle persone che hanno aumentato il disprezzo in loro stessi durante e dopo la terapia. E' più che ovvio che se dopo tali sedute ti viene mostrata continuamente l'omosessualità come una devianza, come una condizione non naturale, ovvio che finisci per odiare ancora di più te stesso se poi ti rendi conto che non riesci a cambiare gusti.
Il risultato apparentemente positivo sarebbe dovuto solo ad un perfetto lavaggio del cervello mescolato ad una gran voglia da parte del paziente di uscire da quella condizione ritenuta non normale da lui stesso, riuscendo infine ad auto convincersi di essere cambiato.
In tutte le terapie svolte negli USA dalla NARTH, ma purtroppo anche in Italia, non si fa una reale differenza tra comportamento e orientamento omosessuale, nessuno si accerta se ci sia una semplice attrazione fisica verso persone dello stesso sesso o anche innamoramento. Non si fa alcuna differenza tra chi è bisessuale e chi è omosessuale, e ciò non toglie che chi dichiara di non essere più omosessuale non sia altro che un bisessuale che alla fine della terapia a semplicemente represso la propria parte omosessuale.
Troppo facile in questo modo.
Davide Vari, giornalista eterosessuale di liberazione, si è finto omosessuale per 6 mesi andando ad investigare su questi centri Italiani che ti promettono di poter guarire. Racconta di essere scioccato e nauseato dal metodo, tutt'altro che scientifico, utilizzato da tali centri. A parte l'essere passato tra psicologi e preti durante la terapia, racconta che nessuno mai gli aveva chiesto se si sentiva felice nelle sue relazioni omosessuali e se ne era innamorato, ma semplicemente si limitavano a chiedere quante penetrazioni aveva subito. Perché ovviamente l'essere passivi è il peggiore dei mali, equivale al sentirsi donna, e tale caso è considerato il più grave e difficile da "correggere".
Se siete omosessuali e non lo accettate, fatevi un favore, non spendete soldi inutilmente. Evitate queste inutili terapie. Se siete uomini nessuno vi vieta di stare con una donna, stateci e basta, sposatevi e fate tanti figli se è quello che crediate vi renda felici. Stesso discorso per le donne.
Perché pagare e perdere tempo con gente che vi aiuta solo ad odiare giorno dopo giorno il vostro lato omosessuale? Reprimetelo e basta. Il punto a cui voglio arrivare con questo discorso è che della vostra vita potete fare ciò che volete, soltanto una cosa vi chiedo di non fare: dire che si può guarire.
Non si guarisce da un bel niente, a meno che tu non abbia la varicella.
Questo post è dedicato a tutti gli utenti che sul web affermano che la maggior parte dei pedofili sono omosessuali.
Non c'è nessun nesso tra le due cose, è risaputo da anni, gli psicologi lo sanno da anni. Ma chi odia i gay però un nesso lo cerca, perché se è convinto che i gay sono sbagliati una scusa la deve avere. E quando non la trova se la inventa.
Poi ci sono casi come questo, un pirla fa uno studio del cavolo, può essere un panettiere o un esperto antropologo, a chi legge non importa, perché a quelli che i gay proprio non piacciono l'importante è che lo "studio" dimostri quello che vogliono sentirsi dire.
In primo luogo quando si legge un articolo scientifico bisogna sempre leggerlo per bene; arrivare a leggere solo la conclusione (per strumentalizzarla a favore della propria morale eterosessista) o riportare solo i punti che sostengono la propria tesi fa ben capire quanto si è superficiali e inadatti a riportare una ricerca in difesa di una propria idea. In secondo luogo una ricerca, benché supportata da dati a sostegno di una determinata ipotesi, non serve a nulla se non confrontata con altri studi di altri autori sul medesimo tema.
L'articolo infatti non dimostra affatto che la maggior parte dei pedofili sono omosessuali.
La parte che tratta di omosessualità riguarda queste poche righe:
Il dato che salta subito all'occhio è il vago 9-40%, dato impreciso e privo di significato scientifico a mio parere. Una cosa è dire che il 9% sono pedofili omosessuali e un'altra è dire che lo sono il 40%. Tra l'altro rimane ignoto il restante 60-91%, probabilmente da distribuirsi tra i bisessuali e eterosessuali, ma non si sa in che maniera.
Seconda frase che subito dovrebbe permettere di evitare di saltare a conclusioni affrettate è (la scrivo in italiano):
"questo risultato non implica che gli omosessuali sono più propensi a molestare bambini, ma solo che una larga percentuale di pedofili sono omosessuali o bisessuali nell'orientamento verso i bambini".
E lo ripeto: nell'orientamento verso i bambini. Quindi non nell'orientamento sessuale in sé, l'autore non sta dicendo che queste persone hanno le medesime preferenze per soggetti adulti, ma semplicemente nella preferenza del sesso dei bambini.
Purtroppo l'autore mette in confusione utilizzando dei termini non appropriati. Vedi quando parla di "pedofilo omosessuale", il termine non si riferisce ad un omosessuale, ma ad un pedofilo attratto esclusivamente da bambini maschi. Può sembrare la stessa cosa ma non lo è. La terminologia utilizzata è pessima.
C'è una grande differenza tra orientamento sessuale, ovvero la preferenza per soggetti adulti (uomini o donne che sia), e la preferenza sessuale per bambini maschi o femmine.
Leggendo un articolo che riporta vari studi e conclusioni tratti dal libro The stop child molestation book. riporto alcune righe facenti riferimento ai pedofili che molestano solo i bambini maschi:
Traducendo i dati che emergono dal testo:
- l'8% sono omosessuali, ovvero attratti esclusivamente da uomini adulti.
- Il 51% dei pedofili hanno preferenze esclusive per donne.
- Il 19% dichiara di essere attratto prevalentemente ma non esclusivamente da donne .
- Il 9% è attratto sia da uomini che da donne adulte.
In poche parole il 100% degli uomini considerati ha preferenze verso i bambini maschi. Di questi va ad analizzare l'orientamento sessuale nei confronti di soggetti adulti. Si evince quindi che l'orientamento sessuale non ha niente a che vedere con l'orientamento verso un sesso specifico dei bambini, e per di più i molestatori di bambini maschi sono per lo più eterosessuali secondo questi studi (51%).
L'OMS definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano. Nel 1973 l'American Psychiatric Association rimosse l'omosessualità dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders in cui era stata erroneamente inserita. Per tali motivi l'omosessualità non è considerata un disordine mentale ne' una patologia. Infatti l'omosessualità in sé non limita l'individuo nell'avere una vita stabile e a relazionarsi con gli altri. Un individuo omosessuale è semplicemente attratto da persone del suo stesso sesso, adulte e consenzienti.
Al contrario la pedofilia viene considerata una parafilia. Tale attrazione per i bambini suscita infatti disagio e incapacità a relazionarsi nella vita, stiamo parlando di un rapporto di cui una delle parti non è consenziente ne' sessualmente matura. Ben altra cosa quindi.
E le due cose, come abbiamo ben potuto vedere, non hanno alcuna connessione.
Se proprio si vuole appoggiare e fondare la propria tesi su un singolo studio si deve quanto meno leggerlo, benchè si tenga comunque conto che un singolo studio può non essere rilevante se non ci sono altri studi a conferma. Oltretutto bisogna considerare tantissimi altri paramentri, ad esempio la grandezza del campione analizzato, la buona fede di chi compie lo studio nello scegliere soggetti in maniera random e soprattutto nel non manipolare i dati per arrivare alla conclusione che più desidera.
Tutti gli studi fin'ora condotti non hanno mai riportato nessuna predisposizione tra un orientamento sessuale in particolare e la pedofilia. E come possiamo ben vedere, neanche quest'ultimo.
E' triste che alcune persone pur di trovare motivo di critica nei confronti di persone omosessuali facciano questi accostamenti azzardati ed infondati. Questo dimostra solo quanto siano tristi queste persone che, pur di trovare una giustificazione al proprio odio privo di senso nei confronti di persone omosessuali, si aggrappano ad ogni cavolata circoli sul web.
Tra novembre e luglio 2012 sono stati pubblicati due articoli del sociologo americano Mark Regenerus dell'università del Texas a sostegno della tesi che l'omogenitorialità sia dannosa per un bambino. Il suo studio ha suscitato molto scalpore e disappunto da tutta la comunità scientifica. Si è aperto un dibattito tutt'ora molto acceso tra chi è a favore dell'omogenitorialità e chi è contrario. Lo studio conclude che i bambini che crescono con omosessuali, rispetto a quelli che crescono in ordinarie famiglie uomo-donna, hanno una maggiore probabilità di riscontrare disagi da adulti: molti sono disoccupati, più inclini ad alcol e droghe, più propensi a contrarre malattie veneree, più volte necessitano di uno psicologo, più propensi al suicidio, ecc...
Questo studio in realtà non riesce affatto a spiegare che l'omogenitorialità sia dannosa, ma piuttosto evidenzia che bambini cresciuti con genitori che divorziano o che si separano sono più soggetti a stili di vita instabili e poco sani, indipendentemente dall'orientamento sessuale dei genitori. Nulla di nuovo insomma.
Ma ovviamente, come succede in questi casi, un unico studio (tra l'altro fatto male) diventa l'arma di battaglia, la prova conclusiva per assecondare chi proprio non è d'accordo con le adozioni gay. Non importa che ci sono altri 10000 studi che dicono il contrario, se uno dice che è come la penso io, allora avrà ragione. E no miei cari, questa non è scienza, questa è stupidità.
LO STUDIO DI REGENERUS
I testi originali li trovate alle seguenti pagine:
L'errore di Regenerus è stato il campione utilizzato per lo studio. Per campione si intende una frazione di individui rappresentativi dell'intera popolazione. Due fattori molto importanti sono il numero del campione e la scelta degli individui che deve essere casuale. Se io ad esempio decido di calcolare la percentuale di esseri umani che hanno i capelli biondi nel mondo, chiaramente il risultato sarà molto differente se scelgo un campione di 10 persone o uno di centomila. Allo stesso modo se io faccio il campionamento prendendo solo individui di origine tedesca qualsiasi fosse la grandezza del campione lo studio non sarà valido perché ho scelto degli individui che non saranno rappresentativi dell'intero genere umano.
Il campione analizzato da Regenerus consiste in quasi 3000 individui adulti provenienti da diversi tipi di famiglie qui di seguito esposti:
1. IBF: Lived in intact biological family (with mother and father) from 0 to 18, and parents are still married at present(N = 919)
2.LM: R reported R’s mother had a same-sex romantic (lesbian) relationship with a woman, regardless of any otherhousehold transitions (N = 163)
3. GF: R reported R’s father had a same-sex romantic (gay) relationship with a man, regardless of any other householdtransitions (N = 73)
4. Adopted: R was adopted by one or two strangers at birth or before age 2 (N = 101)
5. Divorced later or had joint custody: R reported living with biological mother and father from birth to age 18, but par-ents are not married at present (N = 116)
6. Stepfamily: Biological parents were either never married or else divorced, and R’s primary custodial parent was
mar-ried to someone else before R turned 18 (N = 394)
7. Single parent: Biological parents were either never married or else divorced, and R’s primary custodial parent did not
marry (or remarry) before R turned 18 (N = 816)
8. All others: Includes all other family structure/event combinations, such as respondents with a deceased parent(N = 406)
Da notare il gruppo "mother/father had a same-sex romantic (lesbian/gay) relationship with a woman/men, regardless of any otherhousehold transitions" che non riguarda coppie gay o lesbica, ma solo genitori che hanno avuto una relazione omosessuale. Questo campione non ci dice nulla sulla situazione familiare e sui genitori che effettivamente erano presenti in casa e che hanno cresciuto il bambino, ma dice solo che c'erano relazioni omoaffettive da parte di uno dei genitori. Il campione non è quindi rappresentativo di coppie omosessuali stabili, ovvero le coppie a cui ci riferiamo quando parliamo di legalizzare le adozioni agli omosessuali.
Nelle seguenti tabelle alcuni dati dei risultati dello studio:
E' evidente che il campione non è affatto rappresentativo di famiglie omogenitoriali stabilima la maggior parte si riferisce a coppie che hanno divorziato, che si sono risposate, che hanno cambiato partner, ecc... Quindi la maggior parte riguarda casi di famiglie problematiche e con genitori instabili.
Il dato IBF, ovvero quello che contiene i dati "più sani" della tabella, è riferito agli adulti vissuti in famiglie composte da uomo donna che non hanno divorziato. Quelli riferiti agli omosessuali riguardano esclusivamente genitori che hanno avuto almeno una volta nella vita una relazione con persone dello stesso sesso. Non si parla quindi di coppie gay vere e proprie.
Lo stesso Mark afferma che a volte non si conosceva il reale orientamento sessuale del genitore:
«I’d be more careful about the language I used to describe people whose parents had same-sex relationships. I said “lesbian mothers” and “gay fathers,” when in fact, I don’t know about their sexual orientation; I do know about their same-sex relationship behavior. But as far as the findings themselves, I stand behind them. My only hope for the study going in was to let the data say what it was going to say. » Fonte: Intervista a M Regenerus
Nel secondo articolo ci sono altri dati e dei chiarimenti sui campioni:
1 = Lived with both bio mother and father from 0 to 18 or until left home (N = 919).
2 = MLR, but never lived with mother’s same-sex romantic partner (N = 90).
3 = MLR, spent time in residence with mother’s same-sex romantic partner (N = 85).
4 = FGR (N = 61).
5 = Lived with both bio mom and dad until 18, but subsequently they’ve gotten a divorce (N = 116).
6 = Parents were married, but got a divorce, R lived with mother, and R reported subsequent relationship(s) and remarriage (N = 223).
7 = Parents were married, but got a divorce, R lived with mother, and R reported subsequent relationship(s) but no remarriage (N = 278).
8 = Parents were married, but got a divorce, R lived with mother, and R reported NO subsequent relationship before 18 (N = 108).
9 = Parents never married, R lived with mother, and R reported subsequent relationship(s) and marriage (N = 104).
10 = Parents never married, R lived with mother, and R reported subsequent relationship(s) but no marriage (N = 221).
11 = Parents never married, R lived with mother, and R reported NO subsequent relationship (N = 48).
12 = Parents were married, but one parent died, and R reported subsequent relationship(s), possibly including remarriage (N = 117).
13 = Parents were married, but one parent died, and R reported NO subsequent relationship (N = 28).
14 = Adopted by strangers at birth or 1 year (at some point, either one or two adopted parents) (N = 101).
15 = Parents were married, but got a divorce, R lived with father (84% of the time, R said father had another relationship) (N = 95)
La maggior parte dei casi anche qui riguardano sempre e solo famiglie che si sfasciano. Genitori che hanno relazioni omoaffettive e che spesso crescono i figli in assenza di altra figura genitoriale in casa, o nella maggior parte dei casi si parla di divorziati che hanno successive relazioni (omo o etero che sia) e talvolta si risposano.
Gli psicologi hanno sempre condiviso che divorzio e separazione non fanno bene al bambino. La separazione può essere un trauma, e per tale motivo alcuni di loro possono essere tendenti ad uno stile di vita non molto stabile e sano. Ma ciò vale sia per le famiglie eterosessuali sia per quelle omosessuali.
Uno studio valido, e che volesse mettere a confronto la crescita in una famiglia composta da uomo e donna e tra uomo e uomo o donna e donna, avrebbe dovuto prendere in considerazione solo famiglie aventi relazioni stabili e non famiglie di cui i bambini cambiavano continuamente le figure genitoriali di riferimento.
Ma studi su coppie gay/lesbiche monogame e stabili sono già stati fatti da parte di associazioni di psicologi e pediatri e da cui hanno potuto confermare la mancanza di differenze tra i bambini cresciuti da persone di sesso opposto e dello stesso sesso.
COSA PENSANO DAVVERO GLI PSICOLOGI SULL'OMOGENITORIALITA'
Tutt'ora sono quindi confermati gli studi condotti dalle varie associazioni di psicologi e pediatri che affermano che l'omogenitorialità non reca nessun tipo di danno al bambino. Quindi le tesi di Regenerus non sono mai state prese in considerazione.
L'American Psychological Association nel luglio 2004 ha dichiarato:
« non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali. »
« Inoltre, uno studio dell'American Civil Liberties Union sostiene che la maggior parte degli studi comparati sociologici indicano che i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali sono "relativamente normali". Quando si compara questi bambini con quelli di genitori eterosessuali, non si nota alcuna differenza "nelle valutazioni di popolarità, nell'adeguamento sociale, nei comportamenti di ruoli di genere, identità di genere, intelligenza, coscienza di sé, problemi emotivi, propensione al matrimonio e alla genitorialità, sviluppo morale, indipendenza, nelle funzioni del sé, nelle relazioni con gli oggetti o autostima". Infine, l'American Psychological Association sostiene le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso e l'omogenitorialità, così come dichiarato nel 28 luglio e 30 luglio 2004. L'American Medical Association ha pubblicato una dichiarazione simile a supporto delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso e ha fatto appello ai suoi membri affiché lottino per una riduzione delle disparità nel sistema sanitario per i bambini con genitori omosessuali.»
Sempre su Wikipedia si evidenzia una stessa ammissione di colpa da parte di Regnerus:
«Uno studio molto controverso è stato, per esempio, quello del sociologo Mark Regnerus, che fu poi interpretato da diverse associazioni fondamentaliste cristiane attribuendo all'omosessualità dei genitori il disagio psichico dei bambini da essi educati, quando invece ciò era dovuto all'instabilità famigliare tipica di figli di genitori divorziati (il fatto che uno dei genitori fosse omosessuale e che si fosse fidanzato con una persona dello stesso sesso non aveva alcuna rilevanza). Lo stesso Mark Regnerus ha poi ammesso che il suo studio era stato interpretato male.»
LA STRUMENTALIZZAZIONE COLPISCE ANCORA Avvenire e l'UCCR non si sono lasciati scappare la possibilità di poter strumentalizzare un fatto "scientifico" a difesa delle loro ideologie, diffondendo la notizia palesemente falsa che i figli dei gay sono disturbati. Tra l'altro riportano addirittura fatti non veri affermando che lo studio fosse approvato perfino dal New York Times e che ci fossero ben 18 scienziati e docenti universitari su tale rivista a sostegno di questo studio. Per eventuali dettagli su questa vicenda vi invito a visitare il post su bioetica.
E' comico come questi gruppi, che per anni hanno criticato questo genere di studi e il metodo scientifico, ora improvvisamente sono diventati grandi fan della scienza.
Il termine "contro-natura" è un concetto spesso abusato da parte di chi infastidito o contrario all'omosessualità non trova motivazioni valide a supporto del suo disappunto. Peccato però che chi utilizza questo termine non ha ben compreso cosa significhi e soprattutto non ha capito che riguardo l'omosessualità non c'entra assolutamente nulla.
NATURALE NON E' SINONIMO DI "GIUSTO"
In natura i leoni uccidono i cuccioli di leonessa per potersi accoppiare con la madre. Eppure non mi sembra che nella nostra società sia contemplato questo genere di omicidio, benché sia naturale.
Risponderete che ovviamente noi non siamo animali. Risposta corretta! E allora perché ogni volta che siete contrari ad un argomento quale l'omosessualità utilizzate il termine "contro-natura" se la natura stessa non è sinonimo di "moralità" o "giustizia"??
Noi non siamo animali e la natura la modelliamo a modo nostro, vedi gli aerei, il cellulare e il forno a microonde. La nostra morale non prende come esempio il comportamento animale, e i nostri valori non hanno nulla a che fare con la natura. Gli animali seguono l'istinto, noi no. Noi ci siamo imposti delle regole, e queste regole nel corso dei secoli sono cambiate per rispecchiare al meglio quello che attualmente riteniamo il modo più giusto di vivere. Prima ad esempio era legale il commercio di schiavi, ora fortunatamente non più. Prima era ritenuto moralmente giusto schiavizzare persone di colore. Quindi la morale e i valori cambiano, non ce li ha di certo imposti la natura.
LE ORIGINI
Il termine è spesso riferito a convinzioni religiose. La credenza comune è che nella bibbia vi è scritto che l'omosessualità è contro-natura. Ciò in parte è vero, ma si rifà al vecchio testamento, dove viene considerata giusta perfino la schiavitù. In passato per la chiesa la schiavitù era giusta, ma nonostante le crudeltà commesse la chiesa si discolpa dicendo che erano stati errori umani. Ma se le posizioni in merito di schiavitù sono cambiate perché l'omosessualità si ritiene ancora peccato? Solo Dio lo sa. Determinati concetti della bibbia tutt'oggi non sono presi più alla lettera ma ciò ovviamente non riguarda l'omosessualità. Molti credenti infatti non sembrano seguire le "regole di coppia" imposte dalla chiesa cattolica. Quest'ultima infatti ritiene peccato l'uso del preservativo, i rapporti sessuali pre-matrimoniali, il rapporto sessuale non finalizzato alla procreazione, ecc... Ma è comprensibile perché è impensabile per ciascun essere umano concepire un figlio ad ogni rapporto sessuale e raramente vedo coppie che aspettano il matrimonio per avere rapporti sessuali.
Quindi il modo più semplice di ragionare per il "credente medio" è che se un fatto gli riguarda personalmente allora può essere libero di non seguire l'ideologia della chiesa, ma se il fatto non gli riguarda personalmente è pronto a giudicarlo contro-natura, peccato, immorale. Una parola: ipocrisia.
ANDIAMO TUTTI CONTRO-NATURA
Al di là di quello che pensa la chiesa, si definisce "naturale" una cosa che è presente in natura. Una cosa "non-naturale" o "contro-natura" è un qualcosa che non è presente o non avviene spontaneamente in natura, ovvero qualsiasi cosa che abbiamo creato noi sfruttando le leggi naturali. Le specie animali e vegetali sono naturali. L'energia elettrica, internet e la plastica non sono naturali.
Oggi l'uomo fa costantemente uso di mezzi e sostanze non naturali per vivere meglio: il peacemaker, l'incubatrice, i farmaci, il defibrillatore, ecc... sono tutti oggetti inventati dall'uomo, e quindi in sua assenza non avrebbero possibilità e ragione di esistere. Eppure oggi tutti facciamo uso di qualcosa contro-natura. Effettivamente, avete mai visto in natura un leopardo scuoiare una gazzella per farsi una maglietta? Possiamo concludere che quindi neanche vestirsi è naturale. Eppure nessuno va in giro nudo.
Ormai è uso comune etichettare contro-natura qualsiasi comportamento che non si accetta o comprende. Ma in effetti dire che una cosa è contro-natura quando poi viviamo costantemente circondati da cose non naturali è ipocrisia.
Anche la fecondazione assistita è contro-natura: prendere spermatozoi, congelarli, fecondare un ovocita in provetta per poi impiantare lo zigote in una donna non è naturale, perché in natura la fecondazione non avviene cosi. Eppure le coppie sterili la usano e pochi li criticano.
Ma dato che sulla fecondazione assistita c'è ancora un ampio dissenso facciamo un esempio più comune: anche inserire un ago in vena per farsi un vaccino è contro-natura: la vena non è fatta per essere riempita in quel modo. Eppure nessuno rifiuterebbe di farsi un iniezione perché contro-natura.
L'OMOSESSUALITA' E' PRESENTE IN NATURA
L' omosessualità è stata riscontrata in migliaia di specie animali: mammiferi, rettili, uccelli, insetti e pesci. Quindi l'omosessualità è presente in natura, era presente prima della comparsa dell'uomo e prima delle sue opinioni su cosa dovesse essere giusto o sbagliato in natura.
L'omosessualità negli animali è un dibattito ancora aperto, e alcuni sostengono che non ha nulla a che vedere con l'omosessualità umana, ma che può essere una dimostrazione di "affetto" o "sottomissione" tra animali dello stesso sesso. Ma è irrilevante la motivazione, il punto fondamentale è che è presente.
Tra coppie di animali come gli uccelli sono addirittura presenti rapporti monogami tra animali dello stesso sesso. In molte specie di uccelli, che in genere hanno relazioni monogame della durata di diversi anni, a volte la coppia è composta da animali dello stesso sesso. Altre volte si è osservato che tali coppie covavano uova disperse da altre femmine e allevavano i piccoli. Alcuni biologi sostengono che questo aumenta le possibilità sopravvivenza del cucciolo, essendo i maschi più aggressivi delle femmine, garantendo migliori cure parentali.
Un'altro argomenti di critica sull'omosessualità è il pericolo estinzione. Ma effettivamente nessuna specie animale si è mai estinta per tale causa; gli animali che hanno rapporti omosessuali sono una piccola parte rispetto all'intera popolazione che differentemente ha rapporti eterosessuali e che quindi fa figli e porta avanti la specie. Oltretutto gli animali sono per lo più bisessuali, quindi si accoppiano anche con animali del sesso opposto, contribuendo allo stesso modo alla prolificazione della specie. Alcuni biologi propongono che l'omosessualità possa essere una strategia naturale per evitare il sovraffollamento della popolazione.
Tutte queste ipotesi vanno prese con le pinze perché si dovrebbe analizzare specie per specie.
La cosa fondamentale è che in specie in via di estinzione (vedi il panda) di certo la motivazione non è che non si accoppiano perché omosessuali.
Quando si parla di concedere diritti agli omosessuali i pareri possono essere dei più disparati. Noto però una sempre più crescente fetta di persone favorevole ai matrimoni gay o perlomeno alle unioni civili. Ma quando si parla di "adozioni" la maggior parte delle persone si oppone, cadendo sempre in quelle sterili frasi di circostanza, di concetti standard basati su luoghi comuni e spesso assorbiti passivamente dalla massa per sentito dire, senza una propria reale elaborazione.
Per chi si considera d'accordo sulle unioni civili e per chi dice di non aver nulla contro i gay ritenendoli persone normali, sostenere che è sbagliato permettere loro l'adozione è estremamente contraddittorio; forse dovreste farvi qualche domanda e chiedervi se davvero riteniate completamente normali gli omosessuali quanto voi. Se perdete 10 minuti della vostra vita nella lettura di questo post forse lo capirete.
La totalità delle persone che sono contrarie all'omogenitorialità ricorrono ad opinioni basate sul "secondo me" e "a mio parere". Ma l'opinione poco conta quando è in gioco la negazione di un diritto ad un essere umano se non ci sono elementi solidi a conferma.
Tutti parlano di "salute del bambino" ma nessuno ha mai ascoltato il parere di uno psicologo per accertarsene. Tutti parlano di "quello che è bene per un bambino" ma pochi sanno veramente cosa è meglio per un bambino.
Tutti gli argomenti a sfavore dell'omogenitorialità sono sempre spinti da ignoranza, perché effettivamente si ignora la reale situazione di questi bambini (chi di voi ha mai effettivamente conosciuto un bambino cresciuto con due uomini o con due donne?). L'opinione è spinta da banali pregiudizi e quindi da una paura di un qualcosa che non si conosce e quindi lo si respinge a prescindere. Quando parliamo di tutelare e legittimare le adozioni ai gay non si intende permettere un qualcosa che adesso non esiste. In Italia i bambini che crescono con genitori dello stesso sesso sono già centomila (dati riferiti al 2008 e riportati anche su wikipedia), un numero consistente e tale da dare maggiore legittimazione alla richiesta di diritti che quindi tutelerebbero un bambino che è già presente. Nel video di seguito, uno dei tanti video su youtube che mostra i figli di omosessuali:
Inoltre, considerando che non è stata ancora varata una legge che riconosca l'unione di due persone dello stesso sesso e che dia quindi loro uguali diritti su quelli che si possono considerare comunque figli, dobbiamo immaginare che per tali bambini sia riconosciuto solo uno dei due genitori, quello biologico (ipotizzando che non vi siano stati casi di adozione dal momento che la legge non lo consente), mentre l'altro non viene riconosciuto come tale. Perché dunque battersi per il riconoscimento di diritti per i gay? Esaminiamo uno dei casi più eclatanti, quello in cui il genitore biologico purtroppo decede e l'altro genitore, non riconosciuto dallo stato come tale, non ha alcun diritto ad accudirsene e subisce l'allontanamento da quello che considerava come un proprio figlio a causa di una lacuna legislativa. (Questo tema è trattato ad esempio nel film "Questa è la mia famiglia").
Ora analizziamo punto per punto le motivazioni che comunemente si sostengono a sfavore dell'omogenitoralità.
I BAMBINI HANNO BISOGNO DI UNA MAMMA E UN PAPA'
Ingenuamente si è portati a pensare che i bambini necessitino di una mamma e di un papà perché si cerca di immaginare in base alle proprie esperienze come sarebbe non avere uno dei due. Approccio completamente sbagliato perché bisogna essere obbiettivi e guardare alla situazione con oggettività.
Generalmente si cresce avendo come riferimento sia una figura maschile che una femminile e dunque risulta difficile immaginare come sarebbe crescere in assenza di una delle due, ci si potrebbe sentire come se privati di qualcosa. Ma un bambino cresciuto con due mamme o con due papà non sentirà la mancanza di uno dei due perché non gli viene tolto nulla, una delle due figure non è mai stata presente ed è quindi impossibile per lui sentirne la mancanza. Non si può sentire la mancanza di qualcosa che non si ha mai avuto.
Nessuno studio fin'ora condotto ha dimostrato l'importanza per un bambino della presenza di una figura maschile e di una femminile, a discapito di quello che affermano in molti. La totalità degli studi concludono che un bambino ha bisogno esclusivamente di un ambiente stabile e di due genitori che lo amino. Queste situazioni spesso vengono meno quando i due genitori litigano, quando si compiono atti di violenza anche non estremamente gravi, nei confronti del partner o del bambino stesso, oppure quando si ricorre al divorzio. Questi sono gli unici veri motivi che possono minare la stabilità psichica di un bambino. Eppure i divorzi sono sempre più in aumento; ormai pochi eterosessuali riflettono a lungo prima di prendere l'importante decisione di sposarsi e di avere un figlio, ma il solo fatto di essere eterosessuali li renderebbe erroneamente "buoni genitori".
Se poi fosse cosi dannoso per un bambino vivere in mancanza di una delle due opposte figure genitoriali allora come ci si dovrebbe comportare nei casi che riguardano genitori rimasti vedovi? Si potrebbe proporre che i figli siano allontanati dal genitore per evitare il "danno" di vivere in assenza di ciò che hanno perso? Si potrebbe obbligare il genitore a provvedere al più presto per colmare la mancanza della figura sessuale assente per i propri figli? Chiunque abbia letto queste righe, avrà sicuramente pensato: "Sarebbe assurdo!" e forse anche: "Come si potrebbe permettere che un figlio sia separato dal proprio padre/madre?" E allora perché si dovrebbe permettere che ciò avvenga? Perché un genitore omosessuale dovrebbe temere l'avverarsi di questo evento gravissimo che porterebbe dolore nel genitore quanto nel bambino?
Tra l'altro non si considera che anche i gay hanno parenti o amici, persone che possano sostenerli nel loro "essere genitori" e nell'educare i figli così come avviene di norma per i genitori eterosessuali. Quindi una reale e totale mancanza di una figura maschile o femminile non avviene mai.
In questo video riporto un'intervista ad un uomo francese cresciuto con due mamme. Gli vengono poste le classiche domande stereotipate, di cui discuto dettagliatamente anche in questo post, per esempio riguardo la sua infanzia e i rapporti con i coetanei, sulla mancanza di una figura maschile, ecc...
Chi meglio di una persona che ha realmente vissuto questa situazione può esprimersi a riguardo?
AVERE GENITORI GAY NUOCE ALLA SALUTE DEL BAMBINO E ALLA SUA STABILITA' MENTALE
«Numerosi studi condotti dall'American Psychological Association, American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics e altri gruppi non hanno evidenziato alcuna differenza, neppure minima, negli effetti dell'omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale (omogenitorialità= genitori dello stesso sesso), neppure con riferimento alle dinamiche interne alla coppia dopo l'arrivo dei figli.L'American Psychological Association nel luglio 2004 ha dichiarato: « non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali. »Inoltre, uno studio dell'American Civil Liberties Union sostiene che la maggior parte degli studi comparati sociologici indicano che i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali sono "relativamente normali". Quando si compara questi bambini con quelli di genitori eterosessuali, non si nota alcuna differenza "nelle valutazioni di popolarità, nell'adeguamento sociale, nei comportamenti di ruoli di genere, identità di genere, intelligenza, coscienza di sé, problemi emotivi, propensione al matrimonio e alla genitorialità, sviluppo morale, indipendenza, nelle funzioni del sé, nelle relazioni con gli oggetti o autostima»
Teniamo presente che questi studi sono stati condotti nel corso di decenni e i campioni di studio sono sia bambini, sia adolescenti di ogni classe sociale.
E voi, avete mai chiesto a questi bambini com è vivere con due papà o due mamme? Ne avete almeno mai conosciuti?
SECONDO NATURA DUE UOMINI NON POSSONO AVERE FIGLI
Ovvio. Lo sanno tutti che serve uno spermatozoo e un ovulo. Ma può questo limitare la volontà di voler allevare un figlio?
Secondo questo principio le coppie eterosessuali sterili non dovrebbero ricorrere alla fecondazione assistita (perché contro-natura).
Se non volessimo mai andare contro-natura allora per non essere ipocriti dovremmo abolire gli antibiotici, le incubatrici e i peacemaker. Eppure questi oggetti salvano milioni di vite e non vengono considerati immorali o sbagliati pur non essendo naturali. L'uomo da secoli forgia la natura secondo la maniera a lui più utile andando quindi continuamente contro-natura.
In natura non esiste "il diritto di avere figli". Solo perché effettivamente la fecondazione avviene tra spermatozoo e ovulo non è una motivazione valida per negare un diritto a chi si vuole prendere questa responsabilità.
Il diritto di avere un figlio spetta solo e unicamente a chi ha la responsabilità per crescerlo e a chi ha le capacità genitoriali adatte; non sempre le donne e gli uomini eterosessuali le hanno: vedi per esempio genitori che abbandonano i figli, abusi e violenze in famiglia, ecc... Essere una coppia uomo e donna non è quindi una garanzia di responsabilità, competenza e capacità genitoriali.
QUESTI BAMBINI DIVENTERANNO GAY COME I GENITORI
Molti studi confermano che non c'è nessun collegamento tra l'orientamento sessuale dei genitori e quello dei figli. Basta pensare che oggi la quasi totalità degli omosessuali proviene da una famiglia composta da uomo e donna; nonostante l'eterosessualità dei genitori come mai i figli possono essere omosessuali?
Le cure parentali e l'orientamento sessuale dei genitori non possono in alcun modo influenzare l'orientamento sessuale dei figli, e ciò è dimostrato anche dall'elevato numero di omosessuali che hanno fratelli eterosessuali. Se le cure parentali o l'orientamento dei genitori potessero influenzare l'orientamento dei figli avremmo molti casi di fratelli entrambi gay o fratelli entrambi eterosessuali.
Le statistiche hanno confermato che oltre il 90% dei bambini cresciuti con genitori dello stesso sesso sono eterosessuali, concludendo che l'orientamento sessuale non è influenzato da quello dei genitori.
QUESTI BAMBINI VERRANNO PRESI IN GIRO E DERISI
Negare il diritto a due omosessuali di crescere un figlio con l'accusa che verrà tormentato a scuola è superficiale quanto dire che un uomo e una donna brutti e obesi non hanno il diritto di avere figli perché i figli saranno altrettanto brutti e obesi e verranno derisi dai coetanei.
Tra l'altro a fomentare questa cattiveria sono proprio i figli di famiglie che ritengono l'eterogenitorialità l'unica famiglia giusta. Se un bambino prende in giro un altro bambino perché ha due papà la colpa è dei suoi genitori che evidentemente non hanno saputo educarlo, ma non dei due uomini che hanno deciso di crescere il bambino. Se io parlo male degli ebrei e di conseguenza mio figlio a scuola fa il bullo contro un bambino ebreo, di certo non è colpa dei genitori se sono nati ebrei ma solo ed esclusivamente mia perché sono un idiota e mio figlio ancora più idiota di me che mi prende come esempio.
L'USO DI "MADRI IN AFFITTO" E' UN ABOMINIO
Gli omosessuali che decidono di avere un figlio possono farlo attraverso vari modi:
- Adottare: il metodo più complicato sia perché non ci sono leggi che prevedono l'adozione a coppie dello stesso sesso sia perché in Italia l'adozione è vietata anche ai single.
- Ricorrere all'atto sessuale naturale con una persona di sesso opposto o crescere figli provenienti da un precedente matrimonio eterosessuale.
- Ricorrere alla fecondazione assistita all'estero. In quest'ultimo caso se si parla di due donne allora la situazione è molto semplice, e sono tantissime le donne in Italia che vanno all'estero per questo motivo. Nel caso siano due uomini la situazione è un po' più difficile e se si vuole avere un figlio biologico bisogna ricorrere alle madri surrogate, ovvero donne che portano in grembo un ovulo proveniente da un altra donna e dal padre biologico.
Quest'ultimo caso è il più dibattuto perché ritenuto immorale. Ma analizziamo meglio la situazione: la tecnica sopracitata è attuata da tantissimi eterosessuali qualora siano sterili, o meglio, quando la donna è sterile. Eppure su questo si tace. Le "madri surrogate", nel compiere questo gesto ci guadagnano (la cifra da dare a queste agenzie si aggira tra i 70000 e i 100000 euro), inoltre lo fanno con piacere e per loro spontanea volontà. Mi è capitato di leggere di donne che oltre che per denaro lo fanno perché amano lo stato della gravidanza e amano l'idea di mettere al mondo cosi tante vite pur non occupandosene personalmente.
Quindi tralasciando il discorso "etico" delle madri surrogate, dato che non è il tema di questo post. Ma voglio solo tener presente che se si critica il metodo è un conto, ma se si critica solo l'omosessuale che ne fa uso è un altro. O criticate tutti o nessuno, perché non c'è chi ne ha più bisogno e chi meno. Le coppie eterosessuali non sono obbligate ad avere figli naturali, ma se pur essendo sterili desiderano avere figli mediante queste tecniche allora lo stesso diritto spetta in ugual modo a chi è "sterile" per altre ragioni (omosessuali).
Molti omosessuali preferirebbero adottare, ma è proprio la legge che impedisce ciò e si è costretti a mettere al mondo una nuova vita con queste tecniche lasciando a marcire negli orfanatrofi bambini già nati. Che poi questo discorso vale anche per molti eterosessuali ovviamente, i tempi e le leggi in materia di adozione sono indecenti.
I GAY SONO EGOISTI E NON PENSANO AL BENE DEL BAMBINO
Se avete letto fin qui allora questa affermazione vi sembrerà priva di senso. Se la salute del bambino non è compromessa e a dimostrarlo sono decenni di studi di psicologi e pediatri, non vedo dov'è l'egoismo.
L'unico egoista qui è chi si oppone alle adozioni da parte delle coppie gay perché ritiene la sua famiglia l'unica capace di dare cure adeguate ad un bambino.
Decidere di crescere un bambino non è un atto egoista ma un atto di puro amore, e chi ha figli lo sa. Crescere un bambino con tutte le spese economiche che comporta, svegliarsi ogni notte alle 3 per dargli il latte, sopportare nottate insonni di pianti, limitarsi nel poter fare viaggi e tutti gli altri limiti che comporta avere figli, come può essere chiamato egoismo? A me sembra soltanto un atto di grande altruismo e amore.
COSA SI DIRA' AL BAMBINO CIRCA LA MODALITA' DELLA SUA NASCITA?
Un bambino è molto più predisposto ad imparare rispetto a qualsiasi adulto. Molto spesso sono solo gli adulti che non riescono a concepire determinati concetti perché ormai saturi di informazioni che si discostano totalmente da opinioni diverse dalla propria.
Se ad un bambino gli spieghi la differenza tra genitore che ti cresce e genitore biologico, state certi che capirà benissimo la differenza. Non è cosi che poi si fa con i bambini presi in adozione?
Qualsiasi bambino non è cosi stupido come pensate, se gli spiegate che per fare un bambino serve un uomo e una donna, lo capirà. Molti invece pensano che per via dello stesso sesso dei genitori il bambino possa crescere con idee confuse sulla modalità di accoppiamento. Ma nessuno caso fin'ora ha riportato bambini confusi sulla riproduzione biologica.
I GAY MOLESTANO I BAMBINI
Non c'è nessun collegamento tra pedofilia e omosessualità. Studi condotti su un elevato numero di pedofili mostrano che oltre il 70% è eterosessuale (fonte: wikipedia). Secondo questo principio allora potremmo ugualmente dire che tutti i maschi eterosessuali sono pedofili e non potrebbero quindi crescere figli; ma queste statistiche riflettono solo la normale diffusione dell'omosessualità nel mondo: è ovvio che un pedofilo può essere sia eterosessuale sia omosessuale, ma se la maggior parte della popolazione è eterosessuale anche i pedofili saranno a maggioranza eterosessuali.
Ancora più RIDICOLI, perché solo cosi possono esser definiti, sono quei furbacchioni che riportano casi singolari di omosessuali che hanno commesso stupri su bambini. Ma se decidessimo di negare un diritto per un esiguo e raro numero di casi allo stesso modo potremmo dire che gli eterosessuali non dovrebbero crescere figli perché, come il caso riportato in questo
link, quest'uomo eterosessuale ha segregato le sue figlie e la moglie per anni in casa stuprandole ripetutamente. E se ascoltate spesso i TG saprete benissimo che di questi casi ce ne sono stati vari. Eppure basandoci su eccezioni come queste nessuno direbbe mai che gli eterosessuali sono tutti pedofili.
I GAY SONO PROMISCUI
Non c'è nessuna connessione tra promiscuità e omosessualità. La promiscuità è insita nel comportamento umano, sia eterosessuali sia omosessuali possono decidere di non avere un rapporto stabile.
Solo che per quanto riguarda gli omosessuali il fenomeno può essere più evidente e palese. Negli eterosessuali questo fenomeno è più mascherato, tacito, ma pur sempre presente. Oramai il fenomeno non è neanche mascherato più di tanto, e basta vedere l'elevato numero di giovani che hanno rapporti occasionali, non ha relazioni stabili e cambiano partner continuamente. E' un fatto evidente sia per omosessuali sia per eterosessuali, ma non è di certo la totalità dei casi.
Sono tantissimi gli omosessuali che credono nei valori del matrimonio e desiderano un rapporto stabile e duraturo. Orlando Dello Russo e Bruno Di Febo sono una coppia Italiana che convive da 48 anni (vedi link), John e Richard sono una coppia di rispettivamente anni 91 e 83 che convive da 61 anni (vedi link). Sono solo due casi riportati, ma ce ne saranno altre migliaia che hanno però deciso di vivere nell'ombra, di non mettersi sotto i riflettori per paura di possibili aggressioni.
Quindi, come gli eterosessuali anche molti omosessuali sono monogami e hanno relazioni fedeli e durature. E sono proprio questi quelli che vorrebbero crescere un figlio.
Chi vuole spassarsela e fare lo scapolo a vita, state certi che figli non ne vuole.
MOTIVAZIONI RELIGIOSE
Su questo penso e spero siamo tutti d'accordo. Qualsiasi eterosessuale concorderà con me che le posizioni della chiesa nei confronti della coppia sono assurde. Non conosco eterosessuale, se non rari casi, che aspetta il matrimonio per avere il primo rapporto sessuale. Non conosco eterosessuale (fortunatamente!) che non usi metodi contraccettivi come il preservativo. E ricordiamoci le posizioni dell'attuale papa nei confronti del profilattico, dire che usarlo è peccato significa condannare a morte milioni di persone.
E se invece siete dello stesso parere della chiesa sul fatto che i rapporti omosessuali siano contro-natura perché non finalizzati alla procreazione allora ricordatevi di avere il primo rapporto sessuale solo dopo il matrimonio, di avere un figlio dopo ogni rapporto sessuale, di non praticare sesso anale e sesso orale perché atti non fini alla procreazione (e inoltre buchi non destinati a quello scopo), se infrangete una di queste regole ricordate che sarete peccatori e andrete contro-natura anche voi.
ADOZIONI DA PARTE DI COPPIE GAY NEL MONDO
« Il 24 gennaio 2008, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che anche gli omosessuali hanno diritto ad adottare un bambino. L'adozione da parte di coppie dello stesso sesso è legale in Regno Unito, Spagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Islanda, Israele ed entro la prima metà del 2013 sarà consentita anche in Francia.
Germania e Finlandia ad oggi garantiscono a chi è in convivenza registrata con una persona di sesso uguale la possibilità di adottare i figli naturali del partner; in Germania la Corte Costituzionale sta esaminando un caso legale che nel corso del 2013 potrebbe portare alla garanzia di tale possibilità anche in caso di figli adottivi di uno dei partner mentre in Finlandia è in discussione al Parlamento nazionale un progetto di legge per l'apertura del matrimonio che se approvato assicurerebbe alle coppie dello stesso sesso piena possibilità di adottare bambini. L'adozione dei figli naturali e/o adottivi del partner è conosciuta anche come adozione del figliastro (espressione desueta), o stepchild adoption.
In Irlanda e Francia i single, sia omosessuali che eterosessuali, possono richiedere l'adozione.
Inoltre l'adozione è legale in Australia, in Argentina, in alcuni stati degli Stati Uniti, in Canada. »
Se crescere con due uomini o con due donne fosse dannoso per un bambino evidentemente sarebbe illegale.
La vedete l'Italia? E' quella in grigio, come Russia, Cina, India, gran parte dell'Africa, ecc... Insomma, l'Italia tace su questo argomento cosi come tutti quei paesi che come ben sappiamo non sono proprio noti per i diritti civili. Siamone orgogliosi!